Adolescenti e social: come li utilizzano? Pro e contro

Adolescenti e social: come li utilizzano? Pro e contro

Attraverso alcune ricerche è emerso un rapporto che indaga sul ruolo che i social media svolgono nella vita dei ragazzi e adolescenti. Uno studio su giovani e social fatto attraverso le opinioni dei ragazzi intitolato “Social Media, Social Life”, che tratta argomenti come: quanti e quali tipi di social media i teenager usano, così come quale sia l’opinione su tali app, come i social media li fanno sentire su se stessi, come influenza le loro relazioni e altro ancora.

Oggi il progetto Libera il Futuro vuole affrontare proprio questo tema: adolescenti e social, quali sono i pro e i contro? Scopriamoli insieme!

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Le interviste di Libera il Futuro | parliamo con il Professor Marco Musella

Le interviste di Libera il Futuro | parliamo con il Professor Marco Musella

Il progetto #liberailfuturo riprende il suo percorso di interviste con esperti del settore. Oggi intervistiamo il Professor Marco Musella, ordinario di economia politica all’Università Federico II di Napoli. Lo presentiamo in questa intervista realizzata dal responsabile della comunicazione del progetto Stefano Bernardini.

Chi è Marco Musella?
Il professor Marco Musella, ordinario di economia politica all’Università Federico II di Napoli e Presidente Iris Network - network italiano degli istituti di ricerca sull’impresa sociale.

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Il Bullismo nelle scuole: cos'è e quanti tipi ne esistono?

Il Bullismo nelle scuole: cos'è e quanti tipi ne esistono?

Il progetto Libera il Futuro, mira alla formazione e all'inclusione dei giovani ragazzi che passa anche dalle buone pratiche e regole di vita da osservare nella quotidianità. Per questo il progetto affronta spesso diversi temi, oltre a quelli legati alla dispersione scolastica, che riguardano giovani e ragazzi e rientrano in una formazione completa di un individuo. Temi che possono riguardare anche disagi giovanili come quello del Bullismo, fenomeno ormai purtroppo diffuso e che riteniamo sia importante approfondire. Scopriamo il fenomeno del Bullismo nelle scuole.

Bullismo: cos’è e quanti tipi ne esistono?

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L'alimentazione nella pratica motoria e sportiva | Quanto è importante?

L'alimentazione nella pratica motoria e sportiva | Quanto è importante?

Il progetto Libera il Futuro torna a parlare di alimentazione e sport!
Vogliamo infatti continuare a fornire, ai giovani ragazzi che ci seguono, informazioni utili riguardo un tema che troppo spesso viene trattato con leggerezza e scarsa informazione. Un argomento complesso su cui riflettere e che ci fa porre delle domande molto importanti: Seguo una corretta alimentazione? Quanto è importante l’alimentazione nella pratica sportiva? Scopriamolo insieme.

L’alimentazione nella pratica motoria e sportiva

Per chiunque svolga attività motoria, sia esso un atleta di alto livello o un comune praticante, l’alimentazione si differenzia da quella di una persona sedentaria soprattutto dal punto di vista quantitativo. Ciò non toglie che le esigenze collegate al dispendio energetico e al recupero richiedano, anche, piccoli ma estremamente significativi adattamenti dal punto di vista qualitativo.

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Le interviste di Libera il Futuro | parliamo con il Professor Carlo Barone

Le interviste di Libera il Futuro | parliamo con il Professor Carlo Barone

Il progetto #liberailfuturo riprende il suo percorso di interviste con esperti del settore. Oggi intervistiamo il Professor Carlo Barone, interessato da sempre allo studio e alla ricerca. Lo presentiamo in questa intervista realizzata dal responsabile della comunicazione del progetto Stefano Bernardini.

Chi è Carlo Barone?
Carlo Barone è attualmente professore ordinario presso L’Observatoire sociologique du changement du Sciences Po. I suoi principali interessi di studio sono le disuguaglianze sociali nell’istruzione: il ruolo del contesto familiare, di genere e origini migratorie. Il mercato del lavoro che torna all’istruzione e il ruolo dell’istruzione per la mobilità sociale, in prospettiva dinamica e comparativa. Infine esperimenti sociali di ricerca educativa, di politiche educative e di valutazione dell’impatto delle politiche.

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Povertà educativa. L'Italia non è un paese per bambini

Povertà educativa. L'Italia non è un paese per bambini

Il progetto Libera il Futuro tratta ormai spesso temi che incidono, in maniera positiva e negativa sui giovani e sui bambini. Tra gli obiettivi e finalità del progetto c’è la povertà educativa e come combatterla insieme alla dispersione scolastica. Ecco perché oggi vogliamo parlare della povertà educativa, in Italia.

Ma che cos’è la povertà educativa?

Il concetto di povertà educativa viene molto spesso banalizzato dal senso comune. Il Rapporto “La Lampada di Aladino” redatto da Save the Children nel 2014 definisce la povertà educativa come la “privazione, per i bambini e gli adolescenti, dell’opportunità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”. Salta subito all’occhio l’assenza di accenni alla povertà economica, che nonostante venga comunemente ritenuta la causa primaria di povertà educativa si rivela in concreto insufficiente a spiegarne le dinamiche. Altro termine mancante in questa definizione è evidentemente “l’abbandono degli studi”, che può sì essere un effetto collaterale della povertà educativa ma che non la ingloba e non la spiega nella sua totalità (viceversa, non è detto che l’abbandono degli studi configuri una realtà di povertà educativa). Difatti il concetto di povertà educativa è complesso e soprattutto multidimensionale.

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CeIS | Raccontiamo le attività, iniziative e i laboratori

CeIS | Raccontiamo le attività, iniziative e i laboratori

Tra i centri che fanno parte del progetto Libera il Futuro troviamo il CeIS - Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi, che da oltre 40 anni si occupa della lotta alle dipendenze.

Il CeIS in questi mesi ha realizzato e sta realizzando diverse attività e iniziative per ragazzi e ragazze, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della povertà educativa. Scopriamole insieme!

CeIS: attività, iniziative e laboratori

Il CeIS in questi mesi ha realizzato:

A Settembre il Campo Post Estivo chiamato “Back to Music”! Un campo estivo per consentire a chi non ha partecipato al “Summer Camp” di poter usufruire di questo momento intensivo di musica e per far avvicinare nuovi possibili futuri musicisti. Il campo estivo si è tenuto dal 6 al 10 settembre.

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Isolamento sociale dei giovani: la sindrome di hikikomori

Isolamento sociale dei giovani: la sindrome di hikikomori

Sulla base di diverse ricerche e interviste è emerso che le restrizioni messe in atto per contrastare la pandemia hanno messo in luce ampie differenze e disagi nel mondo di ragazzi e ragazze tra cui l’isolamento sociale. Proprio per questo oggi il progetto Libera il Futuro vuole affrontare questo fenomeno: l’isolamento sociale dei giovani legato alla sindrome di hikikomori.

L’isolamento sociale coincide spesso con la condizione di ritrovarsi senza amici, senza legami significativi, senza una rete sociale di supporto, ma può anche essere una sensazione di non aver nessuno accanto a sé nonostante ci si trovi in compagnia. A volte è una condizione temporanea, di passaggio, altre volte è un bisogno di allontanarci dagli altri perché ci sentiamo inadeguati e insoddisfatti di noi stessi.

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La socializzazione e l'inclusione nella scuola

La socializzazione e l'inclusione nella scuola

Le scuole sono tra i principali protagonisti del progetto #LiberailFuturo che tra le sue finalità vuole contrastare le cause di povertà educativa minorile attraverso approcci multifunzionali.

Tra questi approcci troviamo sicuramente la socializzazione e l’inclusione scolastica, temi che incidono profondamente sulla formazione di giovani ragazzi e per questo riteniamo siano molto importanti da approfondire.

La scuola è socializzazione e inclusione

Dopo un’iniziale euforia per la chiusura degli istituti, accompagnata dalla gioia di stare più tempo in famiglia, i bambini hanno avvertito la mancanza della scuola durante il periodo della pandemia. La scuola non è solo compiti e lezioni, è socializzazione e inclusione. E con gli strumenti, la preparazione e l’atteggiamento giusto, può esserlo anche a distanza. Siamo esseri sociali. È nell’interazione con i nostri simili che diamo forma ed esprimiamo la nostra personalità.

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L’inclusione degli alunni con disabilità nelle scuole. Di cosa c'è bisogno?

L’inclusione degli alunni con disabilità nelle scuole. Di cosa c'è bisogno?

L’accoglienza e l’inclusione di bambini e ragazzi con disabilità o portatori di disagio sociale è stato uno dei punti più importanti discussi durante il meeting legato al Patto educativo di comunità del progetto #LiberailFuturo. Ecco perché oggi vogliamo parlare proprio di questo: l’inclusione degli alunni con disabilità nelle scuole. Di cosa c’è bisogno?

Lo sapevate che circa il 3% degli alunni che frequentano le scuole italiane, da quelle per l’infanzia alle superiori, è portatore di una disabilità? Bambini e ragazzi che, proprio come i coetanei, hanno diritto a frequentare la scuola e a partecipare alle attività degli altri alunni.

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